Cara suor Celeste, oggi siamo così tanti che nemmeno questa chiesa riesce a contenerci tutti!
Siamo increduli. Te ne sei andata in silenzio, in punta di piedi, senza scomodare nessuno, esattamente come era nel tuo stile.
Se ora ognuno di noi avesse la forza di dedicarti un pensiero o di raccontare un aneddoto non andremmo più via.
Sei stata la maestra di due generazioni, l’aiuto per tante consorelle, la voce della preghiera del mattino, il punto di riferimento di genitori volenterosi.
Non hai mai declinato l’impegno del corso di sci , anche quando il vento ti portava via il velo; sei stata presente ad ogni manifestazione religiosa o istituzionale.
Hai sostenuto e riscaldato con il tuo ottimo thè, i genitori del Teatro che proprio ieri sera con voce commossa ti hanno dedicato la loro rappresentazione.
Ognuno di noi custodirà nel proprio cuore un tuo abbraccio, un tuo sorriso dietro quegli occhiali spessi o anche un burbero rimprovero ma tutti stasera andremo via con il suono di questo tuo dolce invito: “…Tornate, tornate perché siete sempre graditi nella nostra scuola”
6 gennaio 2018
